LCK x PG Esports: un nuovo (vecchio) sogno.

Clockwork
4 min readJan 28, 2021

Come sapranno gli “hardcore League fans” e gli spettatori di PG Esports, da poco gli LCK, la lega coreana recentemente passata al franchising, saranno trasmessi in italiano, con l’aggiunta di Etrurian (già caster di R6) e Wolcat (già caster di Runeterra).

Chi mi conosce sa che inizialmente questo evento mi ha inevitabilmente lasciato un po’ di amaro in bocca: il mio gusto personale mi porta a vedere gli LCK come lega meno accattivante per uno spettatore medio rispetto a LEC o PG Nationals o, appunto, LPL, la mia lega preferita. Però (per fortuna!) il mondo non funziona come piacerebbe a me e riflettendo un po’ comprendo che la scelta sia assolutamente azzeccata nel contesto attuale: LCK è la terza lega più seguita al mondo e in Italia, punto di riferimento per i giocatori e i coach, nonché di tutti i fan che si interessano più approfonditamente degli aspetti tecnici del gioco a livello competitivo, grazie anche all’influenza che Cristo ha importato in Italia riferendosi ad LS nelle sue interpretazioni del meta.

Non avrebbe avuto senso scegliere nessuna altra lega che non fosse LCK.

Poi però, in un secondo momento, precisamente guardando Etrurian durante il cast, ho realizzato quanto fosse importante per lui e Wolcat: non sono solamente caster di una lega in più, no. Gli è stato affidato il compito di diventare un simbolo, araldi di quella regione in terra italiana. Hanno la missione di portare tutto quello che è LCK a chi sta dall’altra parte dello schermo, che siano già hardcore LCK fans o che siano nuovi alla competizione, ed è un compito assai più difficile che per LEC o LCS.

Devono esportare la Corea in Italia.

Ed allora ho realizzato.

Questo è esattamente ciò che voglio fare.

Da quando iniziai a guardare LPL, la lega cinese, nel 2015, non mi bastava più accendere lo stream e scegliere una squadra, no. Dovevo parlarne con qualcuno, dovevo spiegare quanto fosse divertente e importante considerare anche una lega che (all’epoca) era assolutamente trascurata, di nicchia. Nel 2016 iniziai a scrivere con questo obiettivo in testa: mostrare a chi non sapeva che c’era di più, ed era meglio di quanto credessero.

Sono passati cinque anni e chi ha letto l’ultima cosa che ho scritto qui su Medium ricorderà un momento di crisi personale quest’autunno: avevo perso la motivazione, ma soprattutto avevo fallito nel diventare un punto di riferimento affidabile per il PG Nationals. Non me ne ero accorto, ma avevo perso la voglia di condividere qualcosa che mi piaceva perché non ero più davvero sicuro che mi piacesse. Dopotutto come puoi condividere una passione che tu stesso non hai? Nessuna lega mi appassionava più davvero, a malapena guardavo LPL, persino i Worlds mi sono sembrati annacquati e scarichi.

Per tutto questo tempo ho discusso di PG Nationals senza mai davvero chiedermi perché, dando per scontato che essendo italiano e volendo scrivere articoli (poi video) non ci fosse altra scelta che il Nationals. Forse ha funzionato per un po’ (nel senso che mi prestavo volentieri a creare contenuti, non che questi avessero successo), ma è ovvio che non posso continuare all’infinito se non ho un legame più profondo con quello che tratto.

Perché sono ancora qui allora?

VCS English.

Esatto, è colpa loro.

Verso metà Summer iniziai a preparare un articolo lunghissimo e dettagliato in cui volevo comparare questa lega minore a LCS e mostrare come non sarebbe stato assurdo aspettarsi una performance migliore rispetto alle squadre americane. Ho iniziato a guardare la lega e studiare le squadre nel modo più oggettivo possibile, cercando di imparare il più possibile riguardo ad ogni giocatore e team.

Le squadre VCS (GAM e Flash) hanno finito per essere escluse dai Worlds a causa di covid e governo vietnamita e quell’articolo non fu mai pubblicato, ma sono stato colpito dritto al cuore dalla passione che i caster (EveryDay, Yulwei e Vinnie) profondevano verso quella lega che non era nemmeno la loro. Ma pensandoci bene mi sbagliavo: quella era, anzi, è la loro lega molto più di quanto PG Nationals non sia la mia. Hanno costruito una community, sono diventati il punto di riferimento, sono ambasciatori della lega vietnamita nel mondo.

E’ quello che ho sempre voluto ma senza mai accorgermene o senza mai ammetterlo a me stesso perché troppo arrogante: diventare l’ambasciatore della lega cinese in Italia.

E questo, per quanto assurdo o distante, è diventato pensabile in seguito all’annuncio di LCK x PG Esports: chi avrebbe mai detto, un mese fa, che avremmo avuto LCK in italiano? Assolutamente nessuno. Forse fra qualche anno, se LPL diventerà più popolare, chissà che magari non decidano di portare in Italia anche quello.

E io ci voglio essere.

Voglio diventare il punto di riferimento per LPL in Italia, perché non c’è nulla che mi abbia mai appassionato così tanto e che voglio condividere ad ogni costo.

Sto studiando il gioco e le squadre, sto facendo pratica on cam, sto migliorando i contenuti che porto con un focus orientale; sarò anche ospite qua e là su VCS English per dimostrare che posso arrivare a quel livello, ringraziando infinitamente il loro broadcast team per darmi questa opportunità unica di fare pratica.

E un giorno, se qualcuno deciderà di trasmettere in italiano la lega migliore al mondo, rimboccatevi le palpebre, perché io sarò a quel tavolo a spiegarvi perché.

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Clockwork

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